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giovedì 16 maggio 2013

Appunti di Servizio Sociale: ma quando si esce cosa succede?

Appunti di Servizio Sociale aggiunge un altro "tassello" al grande mosaico della psichiatria quotidiana, cioè della gestione e dimensione quotidiana delle persone affette da disturbi psichiatrici.

Ma quando si esce cosa succede?...il vuoto?
Questa è la prima domanda di ordine sociale che viene rivolta alle persone che fanno richiesta, per se o per altri, di posto letto nella nostra struttura. Accanto alla condizione meramente clinica è fondamentale sapere cosa farà il paziente alla dimissione e quali sono i soggetti istituzionali e non (Centri di salute mentale, Servizio sociale sanitario o municipale, Servizio per la disabilità, famiglie, ecc.) che se ne prenderanno cura. Il rischio è proprio la solitudine e la mancanza di una rete di sostegno che faciliti il reinserimento del paziente, in una condizione di ulteriore fragilità, nel luogo di vita quotidiana. Per sviluppare adeguatamente il tema in questione non basta questo spazio. Sarebbe più adeguato un intero blog! Tenterò comunque di dare un’idea del ventaglio di scenari che potrebbe trovarsi dinanzi un paziente alle sue dimissioni dalla nostra Casa di Cura o da strutture simili alla nostra.
Il paziente arriva da noi perché inviato dal Centro di Salute Mentale (CSM) o dal reparto psichiatrico ospedaliero (SPDC). Se inviato dal CSM, può provenire direttamente

- da casa ( vive solo o in famiglia);

- da strutture residenziali (in riferimento all’età ed alle condizioni clinio-fisiche, case famiglia, gruppi appartamenti, comunità terapeutiche, co.di.co., centri di riabilitazione, case di riposo, residenze sanitarie assistite);

- dalla strada o centri di prima accoglienza.

La provenienza dall’SPDC è motivata da una condizione clinica acuta non più gestibile nei luoghi appena citati, per cui necessita il ricovero in tale reparto.
I luoghi da cui provengono sarebbero, ed uso scrupolosamente il condizionale, gli stessi che dovrebbero riaccoglierli alle dimissioni. Lo sviluppo delle situazioni e la realtà supera, però, di gran lunga ogni nostra fantasia.
Ognuno dei luoghi citati "offre" percentuali di garanzie differenti al raccoglimento del paziente.
La chiave di volta, però, da tenere ben presente è la volontà del paziente. Capita frequentemente che nonostante la disponibilità al raccoglimento in famiglia o nelle varie strutture, i nostri pazienti vi si oppongano fermamente. In tal caso la progettualità deve essere completamente "inventata" da capo.
   

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