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mercoledì 17 aprile 2013

Laboratorio di scrittura creativa

Quando ero piccolo io...

Nuove pagine scritte, nuove storie e antichi ricordi.
Questa volta è stato proposto l'incipit ''Quando ero piccolo io...''



Quando ero piccolo io... ricordo il giorno che mi sono comprato la motocicletta, una Cagiva elephant 125. Mi sono fatto tante belle girate con lei, anche se non mi sono mai allontanato molto dal paese. E' stata anche un po' una sciagura perché ho fatto un brutto incidente. A momenti mi ammazzavo, poi da quel giorno niente più moto, ma un semplice motorino. Anche con quello mi sono divertito tanto, poi è venuta la macchina... il lavoro... e tutto il resto.

S.P.

Quando ero piccola io... ricordo che la mamma la vedevo molto raramente. Mi sentivo diversa dalle altre bambine, purtroppo in senso negativo. Strana, molto diversa dalle altre e mi rendevo conto che sarebbe stata davvero dura sopravvivere. Oggi quello che sembrava possibile è diventato reale, comunque questo navigare in fondo al mare mi ha insegnato a nuotare, ma non a volare.

L.L.C.

Quando ero piccola io... il significato della parola 'amicizia' aveva un significato diverso. Mi ricordo quando si scendeva in strada ed insieme si giocava a campana o si prendeva le biciclette e si facevao le gare. Secondo me quello è il significato di 'amicizia' pura... si era complici... Oggi come oggi non c'è più tutto ciò... purtroppo si sono persi molti valori... Ora c'è la tecnologia che rovina tutto ciò... I bambini non scendono più per strada ma preferiscono stare ore ed ore dinanzi ai computers, non uscendo più di casa... Quando parlo con i miei nipoti dei miei tempi, quando avevo la loro età, mi rispondono ''Zia, come sei antica!''. Ora il legame che unisce due persone è tramite internet... e non si sa nemmeno chi c'è dietro uno schermo del pc. Le amicizie, le mie, sono un ricordo lontano. Solo ora ho compreso che quelle che avevo io erano solo di convenienza... con una lacrima di gioia concludo dicendo che per me l'amicizia è un qualcosa che va oltre l'amore, è un legame a volte inspiegabile... è una cosa che si sente a pelle.

M.T.D.S.

Quando ero piccolo io...e ho compiuto cinque anni ricordo che mia mamma mi guardava sempre più senza vedermi. Io l'amavo molto e dopo anni ho scoperto che avrei strisciato come un verme per un suo sorriso. Al mio quinto compleanno il regalo che mamma mi fece fu di mandarmi suo fratello Enrico, che abitava in America, a New York. Passai quattro anmni e mezzo di pura felicità con zio e zia che, non potendo avere figli loro,  mi davano tutto l'amore di cui io avevo bisogno. Mio zio sperava di poter fare di me sua figlia, ma mia madre, che non era riuscita ad amarmi e forse voleva rendere la mia vita un inferno, mi fece tornare a casa prima che l'adozione potesse diventare definitiva e per me fu la fine.

A.C.

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