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lunedì 28 ottobre 2013

Laboratorio di scrittura creativa

"Due detenuti, che occupano celle attigue, comunicano fra loro battendo sul muro. il muro è la cosa che li separa ma anche il loro mezzo di comunicazione".
Esistono alleanze importanti, e a volte ciò che ci divide è anche ciò che ci unisce. Scriviamo una lettera a chi sta dall'altra parte del muro cercando di creare un collegamento più diretto, facendo passare parole nel buco della barriera che c'è tra noi e "l'altro" per consentirci così uno scambio più intimo...
Proviamo anche a disegnare questo muro: come ce lo immaginiamo? come è fatto il foro che si può scavare nel muro che divide due celle?




Amico mio, il mio muro, impenetrabile, dal quale vorrei ricavare un foro, non è costituito da alcun materiale, poichè è dentro di me, ed è fatto del dolore per la difficoltà per la comunicazione e la trasmissione del mio amore verso mia figlia, affetta da una malattia a causa della quale non si esprime verbalmente. Ma forse il muro non esiste, perché lasciandomi trasportare dal cuore e dalle emozioni potrei dirle quanto papà la ama.

Ciao,
sto in cella da tanti anni e da anni tu sei dall'altra parte e non lo sai di questa mia situazione. Comunque come vedi c'è una parte di muro veramente aguzza  attraverso cui io non posso passare e nemmeno tu, ma su di un lato c'è un altro muro che è quasi franato per mia volontà, per farti passare... per sentirti, vederti, parlarti, raccontarti... ma ancora, anche se sono davvero tanti gli anni di questa ''chiusura'', tutto questo non è stato possibile. E così, tu non attraversi per venirmi incontro ed io non sono così pronta per aprirti. Forse dovrà passare altro tempo prima di abbattere completamente questo muro - in fondo inutile - che a volte mi fa male, a volte mi fa rabbia, a volte mi resta indifferente.

Ciao... e al prossimo ''passaggio''.




Ciao F., finalmente possimo comunicare da questo buco nella parete, potendo così raccontarci meglio di noi i nostri sogni, i tormenti e le paure. Oggi è stata una giornata come le altre, passata nel letto tra il dormiveglia e il guardare la luce e gli alberi dalla finestra. Chissà se ci potremo vedere una volta passato tutto questo tempo, ognuno nel suo isolamento. Ti mando un abbraccio aspettando la tua lettera di risposta.






Due persone. Un muro. Parlandosi da soli.
Caro amico, compare di cella, ti scrivo per chiederti come stai. Io mi trovo bene qui... e tu? Vorrei tanto uscire presto... Sono contento comunque di poterti finalmente scrivere... Ciao. Arrivederci!

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