Alquanto ardita l’impresa di ricreare la Cerimonia del tè nel laboratorio di
riabilitazione del nostro reparto.
Ci siamo quindi limitati a fare un’approfondita ricerca sul
tema prima di assaporare una gustosa crostata d’arance hand made accompagnata ad una fumante tazza di una delle bevande
più conosciute ed apprezzate al mondo.
Non poteva essere più illuminante per noi ciò che abbiamo
scoperto essere alla base della nota tradizione giapponese: oltre ad un’attenzione
minuziosa ai dettagli di ogni gesto che richiama costantemente la presenza
mentale in un ambito di naturalezza e spontaneità, tutto ruota intorno alla
volontà di vivere un momento nel qui e
ora in maniera consapevole e senza alcun tipo di preoccupazione o
attaccamento alla mondanità.
Il monaco buddhista zen Sen no Rikyū è
universalmente considerato il codificatore ultimo della Cerimonia del tè che si
fonda su quattro principi basilari:
l’armonia che
porta ad affrancarsi da ogni pretesa e da ogni estremismo, per riuscire ad
incamminarsi lungo la via della moderazione;
il rispetto ovvero
il pieno riconoscimento dell’altro;
la purezza che
consente di preparare lo spazio ad accogliere l’idea della bellezza;
la tranquillità
che richiama al concetto di una serenità duratura in se stessi in compagnia
degli altri.
Beh, che dire… questo breve viaggio nelle lontane tradizioni
orientali ha dato tutto un altro significato e spessore alla nostra ora
del tè!
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