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giovedì 27 giugno 2013

La bellezza




Cosa succede quando a un gruppo di degenti del reparto psichiatrico chiedi di sedersi ad un tavolo per parlare di ''bellezza''? Cosa viene da pensare, quali immagini vengono in mente, quali parole, quale sensazioni? Cosa richiama in noi la parola ''bellezza''? Sembra a volte quasi scontato dover parlare del dolore, di ciò che è spiacevole, che ci affligge e non ci abbandona mai, quasi come se non potessimo farne (ormai) a meno. Far sedere alcuni dei nostri degenti ad un tavolo e stimolarli a ritrovare in loro stessi l'immagine della bellezza, contenuta nel loro intimo soggettivo, ha portato molto lentamente all'emergere di pensieri davvero bellissimi. Siamo partiti col proporre loro una busta che conteneva qualcosa che a noi operatori pareva far risuonare qualcosa di bello: la dispensa n° 4 di ''Opera Prima'' di Claudio Badii, l'album ''The dark side of the moon'' dei Pink Floyd e una copia de ''Il cacciatore di aquiloni'' di Khaled Hosseini.
Poi abbiamo cominciato via via a scrivere su un foglio ricordi e sensazioni in noi stessi che aspettavano di essere recuperate, dette e raccontate, fatte di tante tracce di bellezza restate nel tempo sulla pelle. Il foglio è cresciuto davanti ai nostri occhi, permettendoci di condividere insieme delle emozioni davvero intense. Ve le regaliamo con orgoglio e un sorriso sulla bocca.


                                                           Carla Renieri

La sensazione più bella che ho provato è quando ho preso in braccio mio figlio dopo che è nato.

Quando mi ha detto che per me si sarebbe fatto anche uccidere.

Le coccole e le prese in giro

I primi accenni di rumori con la batteria e poi sentirlo suonare da Dio.


Bella sei in tutto il tuo splendore, usando il bianco marmo Donatello a tua beltà e al tuo splendore mentre di figlio dava al figlio al suo scalpello.

Bella sei qual mattutina aurora che giunge tutta chiara e un po’ azzurrata, specchio d’un ciel che si fa limpido in un’ora; sei la melodia e la canzone più bella mai cantata.


L’incavo del braccio di mia madre.


Per bellezza intendo il sole che sorge.


“La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le contempla”.


Ti amo lo stesso.


Cos’è un uomo, se non lascia il suo profumo in questo mondo.


L’odore del camino nella stanza.


L’odore della salsedine nella casa al mare.


We're just two lost souls swimming in a fish bowl Year after year, running over the same old ground. What have we found? The same old fears. Wish you were here


L’amore, ovunque.


I see you on the dark side of the moon.


Il sorriso di Francesca.


Una famiglia felice.


Le ciglia di Matteo.


Passeggiare libero e sereno in un parco.


Mia sorella a due anni che mi corre incontro e io che mi abbasso per prenderla in braccio.

Ma t’amo, t’amo da morire, risana dal mio petto la ferita che abbrevia questo tempo così duro che mette a repentaglio la mia vita.


Arrivare ad un obiettivo (alla fine di una “via”)


Un vestito arancione a pallini neri e tanto vento che fa muovere la gonna.


Il sorriso di mia madre, così raro e così intenso.


Le feste che mi fanno i miei cagnolini non appena mi vedono.


Il neo sulla mano destra di Giulia.


Quando ridi per poco ma ridi sul serio.


La terra di lotte al risveglio.


Il suono della parola pietra.


Gli occhi tuoi belli, vivi e penetranti hanno suggerito al mio cuore pensieri, parole palpitanti, ed un infinito desiderio di te, o amore.



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