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mercoledì 29 maggio 2013

Appunti di Servizio Sociale: Il ricovero in clinica quale momento significativo di un progetto di cura

Una delle critiche più frequenti mosse al sistema dell’assistenza psichiatrica pubblica, dalle diverse associazioni di settore, è la grave mancanza e/o l’insufficienza di strutture adeguate per la cura e per la riabilitazione.
Dal nostro “osservatorio” questo stato di cose viene costantemente rilevato quotidianamente! La nostra prospettiva ci ha permesso di constatare nel tempo che
- esiste realmente tale disagio ed ormai necessita di interventi urgenti e risolutivi;
- interessa non solo i giovani – adulti ma anche le persone anziane affette da disturbi psichiatrici;
- il disagio (cioè la grave difficoltà di garantire il diritto, ai giovani - adulti, di avere progetti riabilitativi di tipo residenziali adeguati ed alle persone anziane,  il diritto di ricevere cure ad assistenza adeguate e dignitose) non solo è diventato più evidente e tangibile con il passare degli anni ma assume note assai critiche man mano che l’anno solare si conclude (quando i budget messi a disposizione dei servizi territoriali pubblici sono pressoché esauriti).
Denunce di questa situazione le riceviamo non solo dai diretti interessati, dalle loro famiglie ma anche dagli stessi operatori dei servizi pubblici proprio perché si trovano nella difficile condizione di non poter operare serenamente.
Diversi sono gli esempi che potrei portare, presenti in clinica. Le conseguenze prodotte da questa grave situazione, sono ricoveri che durano anche sette mesi, stanchezza e malessere della persona interessata e dei familiari, sentimento di sfiducia e di delusione verso gli operatori ed i servizi, aumento delle frustrazioni per gli operatori tutti date dal non poter operare diversamente.
Altro fenomeno generato da questo stato di cose è rappresentato da persone con disturbi psichiatrici che trascorrono interi anni della loro vita girando tra ospedali e cliniche perché sono “troppo soli per tornare a casa”, “troppo grandi per progetti comunitari”, “troppo gravi per strutture tipo RSA”, “in attesa che si liberi un posto”… intanto girano!
La nostra Casa di Cura, all’interno di questo meccanismo, si pone come risorsa del territorio, dalla parte dei propri ospiti ricercando ed attuando una collaborazione con i servizi pubblici. Il lavoro di rete, costantemente proposto e stimolato, è il presupposto per garantire loro sia il diritto di essere soggetti attivi di progetti riabilitativi di tipo residenziale e comunitario sia il diritto di ricevere cure ed assistenza adeguate e dignitose dal punto di vista clinico ospedaliero.

                                                                                Assistente Sociale
                                                                         Dott.ssa Valeria Carnevale

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